Coinquilini...dal sogno alla realtà?

Sara e Jess protagoniste, Ian e Paul coprotagonisti

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    Oddio, zietta, scrivi divinamente! X°D
     
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    più per far ridere che per altro ma grazie del complimento nipotina! meno di 10 minuti ed inserisco l'ultimo scritto ^^
     
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    6° PARTE

    "Prima finisce sta serata, prima posso portare a termine quello che stava capitando prima. Non ci vorrà molto, meno di due ore..."
    C'erano un paio di cose che quella sera, Ian non aveva calcolato, un Paul & Sara show che non la smettevano di fare battutine a doppi sensi, e dire gli strafalcioni che erano capitati ai loro "amici" da quando li conoscevano. Jess non lo aiutava minimamente a mettere fine a tutta sta cosa, anzi... pur di prolungare la serata e non andare a dormire, ci stava ridendo su, molto più volentieri del normale. Sara si rivolse all'amica << Ci mancano solo gli alcolici della tua teca, e chissà cosa ne veniva fuori in sta serata, non oso immaginare ahahah >>
    Ormai erano seduti sui due divani del salotto. << Ma non siete astemie? od ho capito male io >> Paul con sguardo confuso, attirò l'attenzione delle due ragazze che se la stavano ancora ridendo.
    << Decisamente!>>
    << Le usate per far ubriacare i ragazzi? diteci la verità >>
    << In realtа, mi servono come segna posto per le pizzate in casa, oppure per tirarle sui postini che mi riportano indietro regali non pervenuti >>
    << Ahahahahah Jess>>
    << Seriamente, mia madre tra un pò me le tira dietro, non le vuole più in casa, e nessuno se le berrà mai>>.
    << Me le berrò io volentieri>>
    <<mi dispiace signor Salvatore, ma non tengo di bourbon, и vodka e comunque... >>
    <<e comunque...?>>
    <<il fatto che lei se le beva, dovrebbe presumere che lei sia invitato a casa mia, cosa non concepibile>>
    <<abbiamo condiviso egregiamente un bagno e soprattutto un letto... possiamo convivere in una cucina no?>>
    <<mi casa es mi casa>>
    <<vedrò di convincerti stanotte>> sorrise malizioso
    <<si, come no! sai c'è sempre il divano, molto spazioso. Dovresti condividerlo con la gattina di casa.>>
    fintamente scandalizzato <<ma io ho bisogno del calore umano, e soprattutto del tuo, fa freddo la sera>>
    La coppietta passava lo sguardo divertito dall'uno all'altra dei loro amici, come in una partita a tennis, purtroppo la discussione venne fermata dal suono di un cellulare. Si udì il borbottio di Ian <<tzè, odio sti cellulari...rovinano il momento!>>. Jess andò nell'altra stanza a rispondere ad una madre in crisi di identitа culinaria "ma è possibile?". Chiusa la chiamata con sua madre, prese la roba per farsi una doccia, visto che era saltata quel pomeriggio, per l'incursione del corvetto. Controllò di sfuggita la situazione in salotto, sentendoli ancora parlare, si diresse in bagno, chiuse la porta a chiave. Va bhe... cosa pensiate che sia successo? non c'era nessuno con un asciugamano li davanti... un passo in avanti no? Jess al solo pensiero diventava parecchio rossa, chi non lo sarebbe?
    *Scroscio dell'acqua*
    << Non è possib...>> le parole le morirono in gola... "facciamo due conti, Sara stava parlando in salotto e la roba della doccia è in camera da me, non può essere lei, Paul l'ho visto sul divano... quante speranze ci sono che non è Ian sotto la doccia? Niente panico, controlliamo di sfuggita". Jess girò l'angolo dove era situata la doccia e potè vedere la figura di...

    3

    2

    1

    <<no, no.... noooo accidenti!>> Jess si risvegliò di colpo, controllando bene il dove si trovasse, per poi mettersi le mani davanti al viso cercando di scacciare le ultime immagini che la mente aveva partorito. "Mi sono addormentata dopo la telefonata di mia madre, è soporifera!"
    Ian la osservava curioso, era sdraiato sul letto con un libro in mano che appoggiò aperto tra le lenzuola. <<ehi, stai bene?>> la voce velata di preoccupazione fece voltare la ragazza che trovandoselo così vicino trasalì.
    <<n-no...no tutto bene, t-tranquillo.>>
    <<sicura? sembra che hai visto un fantasma.>>
    <<solo un incubo, che spero non sarà ricorrente>> Jess si nascose sotto il lenzuolo dall'imbarazzo "e chi dorme più? sti sogni strani non li voglio più fare!!!"
    <<non è che mi hai sognato?>>
    <<presuntuoso!>>
    <<già sentita.>>
    <<sei una persecuzione ovunque ormai>> Jess lo aveva solo borbottato ma il ragazzo l'aveva sentita chiaramente.
    <<sogno a luci rosse?!!>>. Si vedeva che lui si divertiva con le domande impertinenti.
    <<no, a luci bianche>>
    <<e che significa?>>
    <<eri un fantasma che mi perseguitava...solita storia insomma>>
    <<lo sai che mi piace perseguitarti>>
    <<stalker!>>
    <<per il momento no, poi da domani chissа. Mi lasci il tuo numero di cellulare?>>
    <<nu>>. Jess si voltò verso il muro, pur di non guardarlo in quegli occhioni blu.
    <<ti prego, ti prego>> Ian iniziò a farle il solletivo
    <<ahahah, n-- no. No ti scongiuro, il s-solletico nooo...>>
    Si fermт per farle riprendere il fiato. <<allora, numero?>>
    <<nessun numero>> e il solletico continuò.
    <<uff sei testarda>>
    <<sempre detto!>>
    Ormai i due erano faccia a faccia. <<cosa devo fare con te? Hai un qualche..>> Ian le accarezzò il viso. <<...suggerimento?>>
    <<cambio di stanza?>>
    <<mm, avevo in mente dell'altro...>>
    Ormai era una sfida continua tra questi due, nessuno voleva darla vinta all'altro.
    <<tipo?>>
    <<mah, diciamo che le parole non serviranno a molto.>> disse saggiamente il ragazzo.
    <<ah no?>>
    Ian ridacchiò e la baciò a fior di labbra <<meglio usare i fatti, alle parole, no?>>
    <<mm per una volta son d'accordo>> e stavolta fu lei a ricongiungere le labbra a quelle di lui, circondandogli il collo con le braccia e avvicinandolo ancora più a sè. E per una volta, niente interruzioni, niente ripensamenti.

    *La mattina dopo*
    La settimana era ormai finita, i ragazzi accompagnarono le ragazze in stazione, estremamente silenzioni tutti e quattro.
    <<ok, tutto sto silenzio da noi quattro è... lugubre, per favore parliamo di qualcosa, anche del tempo meteo...>>
    Ian venne osservato da 2 paia d'occhi in contemporanea, mentre lo sguardo che voleva su di sè, in quel momento, stava osservando tutt'altra persona. <<paul ti devo parlare!>> Jess prese il ragazzo sottobraccio portandolo fino alla sala d'aspetto.
    <<visto che la situazione è sempre più intricata, ci penso io a snodare qualche nodo, eccoti l'indirizzo di Sara, casa e lavoro, con tanto di cartine che mi sono fatta faxare da un'amica>> gli porse un paio di fogli <<...c'è anche il mio numero in fondo la pagina, nel caso estremo in cui ti servisse una mano. Raggiungila tra un paio di giorni, tanto che ci stai a fare qui? fa caldo, Firenze l'hai giа vista il lungo e in largo, vai da lei per il resto delle vacanze.>>
    Il ragazzo era completamente basito e sollevato in qualche modo, con Sara non era riuscito a sollevare la questione, aveva paura che lei non avesse voluto. "Ecco cosa sono! un codardo!"
    <<ascolta bene la mia perla di saggiezza!>>
    Paul aggrottò la fronte <<ehm, visto che...>>
    Lo zittì con uno sguardo. <<si sei più vecchio tu, ma tecnicamente le ragazze sono sempre più avanti di voi maschietti, quindi, mettiti l'anima in pace! io sono più saggia di te e dell'amico tuo.>>
    <<ahahahah ok ok, esponi il tuo brillante pensiero. Devo ricordarmi piщ spesso che se sei l'unica che vince le discussioni con Ian, sei piщ testarda di lui, e io non ho possibilità>>
    <<sempre detto che tu sei più intelligente dell'altro! Ehm ehm, allora a te piace Sara, Sara stravede per te, tanto. Il fattore distanza è rilevante ma non determinante, questo lo sai, e magari se le cose fra voi saranno serissime convincerla a trasferirsi tra qualche tempo. Sia chiaro, se la fai soffrire non ci sarà angolo in questo mondo e anche all'altro mondo, in cui non ti scoverò per vendicarmi! La mia zietta è testarda, poco incline a cambiare le sue convinzioni ma è una persona di cuore, che mette l'anima in tutto ciò a cui tiene. Le voglio bene, e sopporterò di vedermela portata nell'altro continente perchè sei tu. Mi fido di te! sei l'unico a cui potrei affidarla. Anche perchè Ren non esiste... e se mai esistesse non saprei neanche da dove iniziare a cercarlo...>>
    <<grazie del... ehi, chi è Ren?!!!>>
    <<oh, bhe, io non.. dimmi solo se hai capito il fulcro del mio discorso, il resto non c'entra nulla.>>
    <<si! agli ordini capo!>> Paul fece un sorriso sincero abbracciando la ragazza.
    <<ehi ehi! qui ti stai allargando brother! staccati da lei!>>
    Paul e Jess si voltarono, vedendo arrivare di volata il moretto con sguardo furibondo.
    <<vi staccate, si o no?>>
    << No?!!>>
    <<jess, non ho mai conosciuto ragazza piщ testarda di te! accidenti!>>
    <<ian, non hai conosciuto bene me allora>> Sara era appena arrivata, rincorrere con due valigie il ragazzo era stata un'impresa titanica! Il ragazzo spazientito da tutti quei minuti ad aspettare era partito di corsa e lei per tentare di fermarlo l'aveva ricorso ma aveva travolto così due vecchiette, fatto cascare un paio di marmocchi e spaventato un cagnolino. Mentre Sara diceva questo, Paul riabbracciò Jess e le sussurrò <<grazie nipotina! a buon rendere!>>
    <<paul toglile le mani di dosso!!! Allora è un vizio! non posso girarmi che la tocchi!>>
    Paul alzò le mani in segno di resa, prese con una mano la sua Sara, e con l'altra, la valigia di questa, e si avviarono al binario. Il treno ormai era arrivato. Jessica aveva appena preso la sua valigia per raggiungerli ma venne fermata dalla mano calda di Ian <<non andartene!>>
    Jess si liberò della stretta e riprese il cammino. <<cinque minuti e parte il treno, non posso perderlo.>>
    <<dovremmo parlare anche noi no? stamattina al mio risveglio eri giа in salotto, sei scappata>> Ian le era subito dietro.
    <<ian, non mi pare il caso, io...>> Jess si fermò di colpo davanti al vagone e sospirт <<...non ce la faccio proprio.>>
    <<a fare cosa? a me pare che riesci benissimo a rovinare ciò che poteva esserci.>>
    Un incrocio di sguardi, gli occhi infuocati di lui, lo sguardo rammaricato ma sicuro di lei. Jess appoggiò le labbra su quelle di Ian. <<addio Ian.>>. Lei salì sul treno, e un minuto dopo le porte si chiusero e il treno partì.


    ----- CONTINUA NEL PROSSIMO ULTIMO CAPITOLO -------

     
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    lei per tentare di fermarlo l'aveva ricorso ma aveva travolto così due vecchiette, fatto cascare un paio di marmocchi e spaventato un cagnolino.

    Hahahaha XD Ommiddio! ahhahahaha X°D :hehehehe:
    Ma zietta, 'sti sogni sono la normalità per te? XD (parlo sia della realtà che di quello fatto in questo capitolo)
     
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    non me li faccio sogni così tutte le sere per fortuna/sfortuna, diciamo che quando mi addormento con qualche canzone nelle orecchie, e soprattutto quando sono stanca, il cervello elabora il troppo xDD

    e il sogno di sto capitolo e unito all'unico sogno dei capitoli precedenti, purtroppo non ho mai continuato um sogno *sigh*. Sto raccontando a pezzi perchè devo fare mente locale su ste scene
     
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  6. _Gi@d@_
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    CITAZIONE
    Ci mancano solo gli alcolici della tua teca

    I famosissssssimi alcolici della teca xD

    CITAZIONE
    per tirarle sui postini che mi riportano indietro regali non pervenuti >>

    I mitici regali non pervenuti xDDDDD

    CITAZIONE
    <<mi casa es mi casa>>

    complimenti per lo spagnolo xDDD

    CITAZIONE
    Dovresti condividerlo con la gattina di casa.>>
    fintamente scandalizzato <<ma io ho bisogno del calore umano

    Ma ci penso ioooo <3 <3 <3

    CITAZIONE
    Niente panico, controlliamo di sfuggita". Jess girò l'angolo dove era situata la doccia e potè vedere la figura di...

    ehggià, solo di sfuggita, bisogna essere certi delle cose u___u

    CITAZIONE
    Ian ridacchiò e la baciò a fior di labbra <<meglio usare i fatti, alle parole, no?>>
    <<mm per una volta son d'accordo>> e stavolta fu lei a ricongiungere le labbra a quelle di lui, circondandogli il collo con le braccia e avvicinandolo ancora più a sè. E per una volta, niente interruzioni, niente ripensamenti.

    *Giadina si copre gli occhi con le mani* >/////< ma da dove escono 'ste scene?! Sono vietate ai minori di 25 anni!!



    voglio l'ultimo voglio l'ultimo *-*
     
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    CITAZIONE (_Gi@d@_ @ 28/10/2012, 23:27) 
    CITAZIONE
    Ci mancano solo gli alcolici della tua teca

    I famosissssssimi alcolici della teca xD

    stanno ancora li tutto dire

    CITAZIONE
    per tirarle sui postini che mi riportano indietro regali non pervenuti >>

    I mitici regali non pervenuti xDDDDD

    =__= spero che non mi capiti più

    CITAZIONE
    <<mi casa es mi casa>>

    complimenti per lo spagnolo xDDD

    con mia sorella che lo studia, mi devo adoperare anche per questa lingua xD

    CITAZIONE
    Dovresti condividerlo con la gattina di casa.>>
    fintamente scandalizzato <<ma io ho bisogno del calore umano

    Ma ci penso ioooo <3 <3 <3

    Non ne avevo dubbi sai?

    CITAZIONE
    Niente panico, controlliamo di sfuggita". Jess girò l'angolo dove era situata la doccia e potè vedere la figura di...

    ehggià, solo di sfuggita, bisogna essere certi delle cose u___u

    .... la tua risposta qua sotto non coincide poi xDDD

    CITAZIONE
    Ian ridacchiò e la baciò a fior di labbra <<meglio usare i fatti, alle parole, no?>>
    <<mm per una volta son d'accordo>> e stavolta fu lei a ricongiungere le labbra a quelle di lui, circondandogli il collo con le braccia e avvicinandolo ancora più a sè. E per una volta, niente interruzioni, niente ripensamenti.

    *Giadina si copre gli occhi con le mani* >/////< ma da dove escono 'ste scene?! Sono vietate ai minori di 25 anni!!

    davvero? non era ai minorenni una volta?


    voglio l'ultimo voglio l'ultimo *-*

    per giovedì ci sta l'ultimo
     
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  8. _Gi@d@_
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    stanno ancora li tutto dire

    FUCK! Il 10 novembre portali su, che ce li beviamo!

    CITAZIONE
    davvero? non era ai minorenni una volta?

    sì ma visto che io non sono più minorenne, bisogna alzare l'età :3
     
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    io non me le porto da nessuna parte! xDDD perchè ogni volta che devo venire a torino devo portarmi un qualche alcolico?? xDDD

     
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  10. _Gi@d@_
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    AHAHHAHAHA xD perchè io a Genova non ci vengo più u.u senno me le porterei io xD
     
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    secondo me, se anche te la portassi su, arriverebbe congelata, fa troppo freddo xD
     
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  12. _Gi@d@_
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    Mettile in una coperta xD
     
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    Chiedo perdono, ho avuto un blocco nella scrittura che è durato troppo, questa è la penultima parte, ho dovuto dividere in due, stava venendo troppo lungo. La buona notizi è che posterò veramente a breve il prossimo e ultimo pezzo, perchè già scritto e salvato ovunque xDDD

    7° PARTE
    *circa quattro mesi dopo*
    C'era una cosa che non riusciva a sopportare sin da quando era piccola: i piani architettati alle sue spalle! Calma e tolleranza erano andate a farsi un giro dopo la litigata con le esercitazioni di ragioneria, l'esame era alle porte e il tempo sembrava scorrere troppo velocemente, era già novembre purtroppo. Aveva ricevuto parecchi sms da Giadina e Sara quella mattina, e visto la grande passione per la vita notturna della prima e del turno di lavoro della seconda, già doveva capire che c'era qualcosa di strano, ma la stanchezza e l'irritabilità dovuta al troppo caffè preso non l'avevano aiutata a recepire. Appena uscita dalla biblioteca, dopo aver risposto all'ennesimo sms di Sara, imboccò la solita strada che l'avrebbe portata al parcheggio. Notò così una macchina davanti alla sua che non le avrebbe permesso di uscire e stava per dare dimostrazione della sua finezza cacciando un urlo, quando si ritrovò gli occhi coperti da due mani maschili e da un possibile urlo di esasperazione passò ad un calcio effettivo, la miglior difesa è l'attacco no? Jess riuscì così a liberarsi, a girarsi e a dare una borsata al tipo che si trovava davanti.
    <<alt alt, piccola killer! è questa l'accoglienza che mi merito?>> il ragazzo era piegato in due dal dolore.
    Jess si fermò al suono di quella voce. <<cosa diamine…>> osservò meglio l'assalitore e altro non era che.... <<...Paul???>>
    <<non posso dire che mi sei mancata visto le condizioni in cui mi trovo...>>
    <<dimmi te se assalendo la gente ci si aspetta poi un abbraccio!>>
    <<chiedere scusa dei modi bruschi?>> rispose Paul corrugando la fronte.
    <<chiedere perdono per la paura inflittami?>> ribatté Jess alzando gli occhi al cielo.
    I due si guardarono negli occhi e scoppiarono a ridere. <<e' sempre un piacere avere a che fare con la tua testardaggine.>>
    <<dopo tutti questi mesi con Sara, ti stupisci ancora di come sono?>>
    <<speravo in un miglioramento nipote>>
    <<se fossi in te, riporrei fiducia e speranza in ben altro zietto. Ma mi sei mancato comunque! come sta il mio zietto preferito?>> e i due si abbracciarono.
    <<stavo meglio prima del tuo affettuoso calcio, e soprattutto prima che mi tirassi la tua borsa, ma che ci tieni? mattoni?>>
    <<no, libri di ragioneria, molto peggio. Il sapere pesa! allora che ci fai qui?>>
    <<non posso venire a trovarti senza una ragione?>>
    Jess sembrò pensarci su, una mano sotto il mento, l'altra piegata sul fianco <<no, decisamente! se sei venuto a chiedermi la mano di Sara mi sa che hai sbagliato persona. Ti tocca affrontare il padre!>>
    Paul iniziò a tossire convulsamente <<sp-sposare? hey! voi italiane siete così veloci nelle relazioni?>>
    <<noi? la percentuale di divorzi americani credo proprio superi i nostri.>>
    Il ragazzo la stava guardando seriamente preoccupato, gli si erano formate addirittura delle rughe in fronte ma si rilassò vedendola ridacchiare.
    <<ehi a parte gli scherzi, sei qui perché? e dimmi la verità che oggi non è propriamente la giornata più tranquilla della mia vita>>
    <<non ti ho mai vista tranq…>>. Un occhiataccia della mora lo fece fermare dal completare la frase. <<va bene, mia cara sono qui in missione!>>
    <<missione?>>
    <<esatto, sotto ordine della mia bella devo portarti in un posto.>>
    <<ordine?>>
    <<sarà meglio avviarci, non vorrei subire anche le sue ire>> concluse il discorso che Sara gli aveva detto di riferirle parola per parola.
    E Jess riuscì a capire il perché di tutte quelle domande da parte delle due amiche, o presto ex amiche <<stooooop! tu non mi porti da nessuna parte! ho un esame da preparare, Saretta bella e la sua complice Giadina, avrebbero dovuto ideare il piano informandosi meglio!>>
    <<il piano è oggi, quindi prima che io ti carichi in macchina in modo poco convenzionale, ubbidisci.>>
    <<vorrei proprio vedere come fai, io da qui non mi muovo, se non per prendere la mia macchina e andare a casa!>>
    <<visto che con le buone maniere non ottengo nulla…>> Paul prese la ragazza in braccio e come un sacco di patate la portò fino alla sua macchina <<...andiamo con le cattive>>
    <<fammi SCENDERE IMMEDIATAMENTE!>>. La ragazza venne adagiata in modo poco fine sui sedili posteriori, e Paul sedutosi anche di lui dietro per trattenere la furia, fece partire l'autista in tutta fretta.
    Due ore dopo, qualche schiaffo e graffio dopo sulle braccia dell'americano, raggiunsero destinazione, la macchina si fermò ed entrambi scesero. Si trovavano davanti una villetta, e mentre Jess osservava il posto, arrivò Sara e si scatenò furia 2, la vendetta. <<tu! COSA CAVOLO VI SALTA IN MENTE???>>
    Saretta aveva un irritante sorriso sulle labbra, era calma, troppo calma, e faceva innervosire ancora di più l'amica. <<tu? io? noi, voi?>>
    Ironia? la prendeva con ironia tutta quella situazione? E prima che scoppiasse il Vesuvio, si decisero a dare qualche spiegazione. <<nipotina, è la mia festa di fidanzamento!>>
    Jess rimase shockata, Sara e Paul erano tranquilli, mano nella mano. <<rewind! Cosa mi sono persa in queste settimane?>>
    <<mi devo offendere? non ti congratuli con i tuoi zietti?>>
    La ragazza tirò su il dito indice chiedendo un minuto di pensieri <<zietta, dimmi solo una cosa, poi la smetto e metto su un sorriso felice, tuo padre come l'ha presa?>>
    Sara la guardò dubbiosa <<perché?>>
    <<perché se non l'ha presa bene, rubo una macchina e fuggo!>>
    <<ahahahahah tranquilla, l'ha presa bene anche mia zia>>
    <<jess, devo ritenermi offeso? non sono un buon partito?>>
    <<non per offenderti Paul ma ci tengo alla mia vita! ho ancora quei due o tre viaggetti da fare, sposarmi, avere figli...>>
    Una voce arrivò da dietro al gruppo. <<tutte queste cose, spero con me!>>
    Il silenzio aleggiava nell'aria e lei non aveva il coraggio di voltarsi e così se lo ritrovò davanti con un sorrisino su quelle labbra da infarto.
    <<ah e per i figli, almeno tre, ci conto!>> Ian ammiccò alzando il bicchiere che teneva nella mano destra.
    Jess inspirò una grande quantità d'aria e prese Sara per un braccio trascinandola all'interno della villa <<ho bisogno di bere, fammi strada!>> ma passando accanto al corvino lo sentì mormorare <<tanto non mi sfuggi tesoro>>
    La festa stava procedendo bene, fino a quel momento la ragazza si era intrattenuta con i suoi amici, tenendo d'occhio l'angolo opposto al suo dove si trovava Ian che dal canto suo era palese chi guardasse. La coppia festeggiata aveva organizzato il tutto, due testardi + uno tirato dentro al piano dalla sua ragazza, contro LA testarda, chi l'avrebbe vinta?
    <<piccola, volevo presentarti Daniel...>> la voce di Paul la fece voltare verso il gruppo che la stava raggiungendo nel giardino dov'era andata a prendere aria. Ma Sara continuò la frase del fidanzato <<già tesoro, visto quanto ti piace...>>
    <<cof cof>> qualcuno stava affogando nel suo drink e non era lei, anche perché senza fiato dall'imbarazzo in cui si era trovata. Con la cosa dell'occhio vide Ian con gli occhi spiritati, e successivamente sgranati visto che Daniel prese la mano destra di Jessica e gli lasciò un bacio sul dorso. <<e' un vero piacere conoscerti finalmente! Ho sentito parlare di te parecchio>>
    “Questa Sara me la paga! Sta giornata sta diventando peggio di una puntata di Beautiful!” Sorrise al nuovo arrivato <<e’ un piacere mio Daniel!>> rispose, arrossendo ancora di più.
    Paul si avvicinò ulteriormente ad Ian e con tono basso gli chiese <<sicuro di quello che fai? Potresti evitare di farla innervosire ancora di più>>
    Sbuffò voltandosi verso l'ingresso principale, vedendo uscire Jess e Sara a braccetto. Sapeva che non sarebbe stata una perdita di tempo <<un po’ di fiducia Brother!>> “e tanta fortuna” pensò.

    ----- CONTINUA E TERMINA LUNEDI' -------

     
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    andiamo con l'ultima parte:

    8° PARTE

    *Una mezzoretta dopo*
    Jessica uscì dal bagno attiguo alla stanza in pigiama, trovandosi il ragazzo poggiato alla parete.
    <<bussare?>> chiese con voce indifferente, portandosi all'indietro un ciuffo ribelle di capelli.
    <<già sentita>> Ian ghignò, allontanandosi dalla porta ed andando a buttarsi sul letto. <<vieni qui>> il tono dolce e quegli occhi di ghiaccio così caldi erano una buona motivazione per avvicinarsi? <<vieni qui a sederti o ti ci devo portare io?>>. Le velate minacce portarono effetto, la ragazza si sedette sul bordo del letto, ma presto si ritrovò con la schiena poggiata al petto di Ian che la abbracciava da dietro.
    <<e questa situazione già vista>> il piccolo broncio sul viso della ragazza lo fece ridere a pieni polmoni.
    <<sai già come finisce?>> frase che fu accompagnata da un sorrisetto malizioso.
    <<no, pretendo un colpo di scena!>>
    Due occhi di ghiaccio osservano intensamente i due occhi castani di lei, ghiaccio ardente contro fuoco scuro. <<bene, domani 10 e mezza, dall'entrata principale, buonanotte cherì!>> le lasciò un bacio tra i capelli e senza darle possibilità di replica uscì dalla stanza.
    La mattina successiva dopo una notte insonne si presentò all'appuntamento, certa che se non ci sarebbe andata, lui sarebbe venuto a prenderla in camera e l'avrebbe fatta uscire anche in pigiama. "meglio così, ascolto quello che ha da dire e poi tanti saluti, ce la posso fare!"
    <<pronta?>>
    Lei annuì non tanto convinta della cosa e i due si incamminarono per una mezz'oretta.
    <<qui è perfetto>> la voce di lui la risvegliò dai fitti pensieri, si mise ad osservare il posto, erano in un parco e visto la giornata soleggiata era anche abbastanza caldo, davanti a loro le montagne innevate, mentre nelle immediate vicinanze c’era un laghetto. Si sedettero sui tavoli da picnic. All’inizio parlarono di quello che era successo in quei mesi di lontananza senza toccare argomenti inopportuni, poi Ian si spostò, andando a sedersi alle spalle di lei, abbracciandola, scostandole i capelli dalla spalla destra e mettendovi il proprio viso. <<ti sembrerò troppo sdolcinato, ma vorrei rimanere così per sempre, io e te abbracciati, senza problemi>>
    <<si, facilissimo!>>
    <<vieni con me in America, trasferisciti!>>
    In un attimo la vide agitarsi, prendere la borsa poggiata lì vicino e incamminarsi. <<jess aspetta...>>
    Lei aveva già fatto una decida di metri prima che lui la raggiungesse <<ian, ho bisogno di tornare in camera e riposarmi, ho il treno presto domani>>
    Lei non riusciva a guardarlo e così lui le prese il mento e fissò gli occhi nei suoi. <<perché vuoi già tornare indietro? Ti avevo detto che ti avrei requisita per un giorno intero, è appena mezzogiorno.>> Cercò di convincerla, anche se vide il suo sguardo combattuto.
    <<perché? Ti sembra normale quello che hai appena detto?>> lo accusò lei.
    <<ti amo>> come lo disse e con quello sguardo sicuro e allo stesso tempo da cucciolo indifeso, fu veramente disarmante, e Jess appoggiò la testa al suo petto. <<mi arrendo, hai vinto tu.>>
    <<giornata da segnare sul calendario tesoro, Paul non mi crederà quando gli dirò che ho vinto contro la tua testardaggine>> aveva ripreso tutta la sua baldanza.
    Lei poggiò le sue mani sul torace di lui per poi allontanarlo di colpo <<sfrontato!>> e mise il broncio.
    Il ragazzo rise di cuore, e la strinse di nuovo a sé <<ti amo, non ti lascio più andare tesoro!>> le sue labbra sfiorarono la fronte della ragazza che dal canto suo rispose <<e' una minaccia tesoro?>>
    <<no, è la prima grande promessa che ti faccio e ora...>>
    Lo guardò interrogativamente, e vedendolo cercare nelle tasche qualcosa le stava per venire un infarto <<i-I-Ian, ti prego no>>
    <<no cosa?>>
    <<non ti sposo ora, cioè più avanti, un bel po’ più avanti sì, ma ora no. E poi ci stanno già i nostri amici che hanno diritto di precedenza, e Sara soprattutto mi ucciderebbe in caso contrario, e poi ci sarebbe da dirlo alla mia famiglia e oddio... chi lo dice a mia sorella? quella non si stacca più dalla mia gamba o dalla tua... credo che le piaci sai? e… >> si era nervosa la ragazza, non si era notato?
    <<piccola...>> lui era quantomeno divertito dal panico della ragazza <<...per quanto io sia serio, e giuro che lo sono, non avrei chiesto di sposarti oggi ma se vuoi ti sposo anche domani, tempo di recuperare Paul e Sara come testimoni e convincere un prete!>>
    <<no!>> negli occhi castani sgranati di lei passavano tutti i suoi sentimenti, stupore, panico e infine paura.
    Ian le prese il viso tra le mani delicatamente, fronte contro fronte <<stavo scherzando, e soprattutto stavo cercando questo…>> le fece vedere il cellulare <<…volevo avvisare Paul che sono ancora vivo, non era fiducioso, mi ha detto che dai ottimi calci>>
    <<che donnicciola uff, e poi è stata colpa sua!>>
    <<ma dai? Non l’avrei mai detto.>>
    <<ah e per i figli... due, maschio e femmina, in quest'ordine, non scendo a compromessi>>
    Lui restò per un attimo stupito per poi replicare sorridente <<farò del mio meglio amore. Ma dammi il tempo di farti ricredere sul numero, sono un ottimo avvocato>>
    <<avvocato delle cause perse, tsk, mai mettersi contro di me>>
    <<ti farò ricredere su molte cose>>
    <<tu e Paul avrete vita difficile>>
    <<e' tutto quello che chiediamo. Ti amo tesoro!>>
    <<ti amo anche io...>> si baciarono <<...sbruffone>> concluse lei sulle labbra di lui subito dopo il bacio.

    - THE END -

     
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    ok mi ero saltata delle parti ora sto morendo dal ridere proprio XD e sono solo alla parte 5 man mano riprendo tutti azz giadina ma sai gestirteli trutti e 3 contemporaneamente? o gli facevi fare i turni con il biglietto come alla posta? X°D
    CITAZIONE
    <<sempre detto che tu sei più intelligente dell'altro! Ehm ehm, allora a te piace Sara, Sara stravede per te, tanto. Il fattore distanza è rilevante ma non determinante, questo lo sai, e magari se le cose fra voi saranno serissime convincerla a trasferirsi tra qualche tempo. Sia chiaro, se la fai soffrire non ci sarà angolo in questo mondo e anche all'altro mondo, in cui non ti scoverò per vendicarmi! La mia zietta è testarda, poco incline a cambiare le sue convinzioni ma è una persona di cuore, che mette l'anima in tutto ciò a cui tiene. Le voglio bene, e sopporterò di vedermela portata nell'altro continente perchè sei tu. Mi fido di te! sei l'unico a cui potrei affidarla. Anche perchè Ren non esiste... e se mai esistesse non saprei neanche da dove iniziare a cercarlo...>>

    çAç NOOOOO l'inglese NOOOOOO devo impararmelo allora? ç_ç tanto bella l'italia ç_ç nipotina <3 assie ** tvb anche io <3
    CITAZIONE
    <<esatto, sotto ordine della mia bella devo portarti in un posto.>>
    <<ordine?>>

    ci manca altro le donne devono essere risolute sai? XD
    CITAZIONE
    E Jess riuscì a capire il perché di tutte quelle domande da parte delle due amiche, o presto ex amiche <<stooooop! tu non mi porti da nessuna parte! ho un esame da preparare, Saretta bella e la sua complice Giadina, avrebbero dovuto ideare il piano informandosi meglio!>>

    çAç ma....ma.... ma çAç
    CITAZIONE
    <<il piano è oggi, quindi prima che io ti carichi in macchina in modo poco convenzionale, ubbidisci.>>
    <<vorrei proprio vedere come fai, io da qui non mi muovo, se non per prendere la mia macchina e andare a casa!>>
    <<visto che con le buone maniere non ottengo nulla…>> Paul prese la ragazza in braccio e come un sacco di patate la portò fino alla sua macchina <<...andiamo con le cattive>>

    vai amore vedo che hai imparato bene da me <3
    CITAZIONE
    Due ore dopo, qualche schiaffo e graffio dopo sulle braccia dell'americano, raggiunsero destinazione, la macchina si fermò ed entrambi scesero. Si trovavano davanti una villetta, e mentre Jess osservava il posto, arrivò Sara e si scatenò furia 2, la vendetta. <<tu! COSA CAVOLO VI SALTA IN MENTE???>>

    :(maligno): : la domanda da fare è come ripagare i danni al mio amore ora? :(maligno): :
    CITAZIONE
    Ironia? la prendeva con ironia tutta quella situazione? E prima che scoppiasse il Vesuvio, si decisero a dare qualche spiegazione. <<nipotina, è la mia festa di fidanzamento!>>
    Jess rimase shockata, Sara e Paul erano tranquilli, mano nella mano. <<rewind! Cosa mi sono persa in queste settimane?>>

    appunto, che conseguenze si deva pagare per aver rovinato il mio fidanzato in quell'occasione? :(maligno): :
    CITAZIONE
    “Questa Sara me la paga! Sta giornata sta diventando peggio di una puntata di Beautiful!”

    pagare cosa? sai quanto costa il braccio del mio amato? XD
    CITAZIONE
    <<…volevo avvisare Paul che sono ancora vivo, non era fiducioso, mi ha detto che dai ottimi calci>>

    e sottolineo se non posso avere figli, il prossimo calcio lo tiro io a ian per essere pari XD
    CITAZIONE
    <<ah e per i figli... due, maschio e femmina, in quest'ordine, non scendo a compromessi>>

    se c'è prima il maschio lo accoppi? XD ho hai la possibilità di selezione come con il pc? XD
     
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62 replies since 9/8/2012, 19:31   419 views
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