La vendetta del mago Nero

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    Yoda-Sensei

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    Una volta inghiottito il fumo arancione nella mente di Kila si riversarono i ricordi di molte persone che gli raccontarono la verità su quanto accaduto 15 anni prima.

    Epilogo: La vera battaglia di Criesti



    Campo da guerra di Nomerici tenda della Principessa Didi
    "Generale Forla raduni le truppe stanotte attaccheremo Criesti, dovrà uccidere tutti!"
    "Finalmente l'antico rituale è pronto mia Principessa?"
    "Esatto. Finalmente potremo mettere fine a tutta questa farsa di guerra, assorbire solo parte della magia degli abitanti con la loro morte mi renderà la maga più potente del continente, nessuno potrà più sfidarmi."
    "Finalmente ma se il popolo sapesse la verità su questa lunghissima guerra si rivolterebbe in entrambi i regni."
    "Ho già pensato anche a questo mio fido Generale, manterremo la storia dei dazi doganali e poi diremo che questa notte i Troll hanno attaccato il villaggio e che noi siamo intervenuti per salvare più persone possibili ma siamo arrivati tardi."
    "E' sempre un passo avanti mia Principessa. E' vero che ormai tutte le creature magiche, a parte gli ibridi del villaggio, sono fuggite chissà dove dopo la caccia assidua subita da Numerici e Garland ma in effetti nessuno del popolo ne è a conoscenza. Però se mi è concesso l'ardire avrei un appunto da fare al piano."
    "Parli pure Generale."
    "Ci serve uccidere solo gli abitanti di Criesti, dovremmo almeno far sopravvivere il Re di Garland con alcune delle sue truppe altrimenti Garland potrebbe invaderci e portare ancora più guerre. Suggerisco anche di cancellare la memoria a tutti i soldati che sopravviveranno su entrambi gli schieramenti così da mantenere il segreto tra me lei e il Re di Garland."
    "Ben detto mio fido Generale, agisci pure così. Ora finiamo questa noiosa guerra una volta per tutte."
    L'esercito partì per una veloce sortita trovando le truppe di Garland e gli abitanti nel sonno. La vera battaglia durò ben poco poi il Generale spronò le proprie truppe a sterminare tutti gli abitanti. Il massacro durò tutta la notte ed i cavalieri anche se riluttanti all'inizio eseguirono gli ordini, tutti tranne una giovane recluta di nome Kali che rimase impietrito ad osservare lo scempio. Il Generale se ne accorse e lo spinse urlando:
    "Vattene laggiù dove non darai fastidio a nessuno, penserò dopo alla tua punizione."
    Furono ben in pochi a provare a resistere e tra di loro l'unico ad arrivare fino all'alba fu un giovane mago dal mantello verde che difendeva un piccolo bambino dai capelli castani, trascinò il bambino dentro una casa e gli aprì una porta nascosta sul retro e gli disse di correre nel bosco senza fermarsi per alcun motivo, il bambino anche se sotto shock obbedì e cominciò a correre senza una metà precisa. Il giovane mago uscì dalla casa e si preparò ad affrontare un gruppo di dieci cavalieri che circondavano la casa a semicerchio, il Generale fece un passo avanti e disse:
    "Non hai scampo arrenditi e tu e quel bambino morire senza soffrire."
    "Schifoso di un Generale fatti avanti se hai coraggio!"
    Forla fece un cenno e tutti e nove i cavalieri partirono alla carica, il mago sapeva di non avere speranze ma almeno avrebbe salvato quel bambino. Fece avvicinare i cavalieri e poi con la sua magia più potente fece comparire una enorme palla di fuoco che avvolse tutto casa compresa, i nove cavalieri morirono sul colpo mentre con un agghiacciante crepitio la casa crollo sul mago schiacciandolo, una volte che la fiammata si esaurì solo le gambe del mago affioravano dalle macerie il generale ci sputò sopra e se ne andò senza dire una parola. Nel frattempo dalla porta opposta di Criesti Kila fissava incredulo un cavaliere prendere a calci una povera coppia che cercava di proteggere la propria neonata, il giovane cavaliere smise di tremare e trafisse il compagno alle spalle e poi con un filo di voce disse:
    "Presto scappate!"
    Finito il massacrò la Principessa Didi cancellò la memoria ai sopravvissuti, il Generale mandò come punizione un confuso Kila a pattugliare un bosco dove non passava mai nessuno dopo cominciarono i grandi festeggiamenti per la vittoria.
    La prima notte di festa una figura scivolò fuori dal villaggio non vista aveva numerose ferite il volto completamente ustionato ed un mantello verde quasi del tutto bruciato. Dopo tre giorni ormai tutti erano di nuovo sobri, per sfortuna la povera coppia venne vista scappare e nei giorni seguenti un nutrito gruppo di cavalieri fu mandato al loro inseguimento con l'ordine di uccidere i due fuggitivi.
    Il bambino correva senza sosta da una settimana, non sapeva più dov'era era denutrito, moriva di sete ma l'unica cosa che risuonava nella sua mente era 'corri senza fermarti per alcun motivo'. Davanti a se vide la luce che significa la fine della foresta ma ormai era così sfinito che non si accorse neppure della ripida discesa davanti a se, mise un piede in fallo e cominciò a ruzzolare giù. Quando finalmente si fermò era pieno di lividi, aveva una profonda ferita sulla guancia sinistra ed un enorme bernoccolo in testa, la luce dopo così tanto tempo l'accecò poi un ombra riempì tutto il suo spazio visivo, dopo un attimo parlò:
    "E tu chi saresti? Non mi risulta che viva qualcuno da queste parti."
    "Io... Io... non lo so."
    "Mi sembri ridotto male ragazzino, stavo tornando a casa dopo la mia ronda, puoi venire a cenare con me se vuoi io mi chiamo Kila."
    Kila sorrise ed allungo una mano, il bambino l'afferrò tremante e si rimise in piedi.
    "Va bene in effetti sto morendo di fame."

    Fine
     
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    Complimenti Arci! La storia è davvero interessante! :lovelove:
     
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16 replies since 3/6/2019, 11:46   198 views
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