La Bella e la Bestia (film 2017)

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    Chi da bambina non ha mai guardato al bella e la bestia?!
    Io almeno mille volte XD
    Ecco allora per voi alcune curiosità sul live-action di questo classico Disney!



    1- Il primo teaser trailer è stato distribuito il 23 maggio 2016, ottenendo ben 91,8 milioni di visualizzazioni nelle prime ventiquattro ore, battendo il precedente record detenuto da Star Wars: Il Risveglio della Forza (88 milioni di visualizzazioni).

    2- La Bestia è interpretata da Dan Stevens, noto soprattutto per il ruolo di Matthew Crawley nella serie televisiva Downton Abbey. Non fu ovviamente l’unico a essere preso in considerazione per il personaggio; tra gli altri “pretendenti” vi era anche Robert Pattinson.

    3- Emma Watson ha dichiarato che durante le riprese della famosa scena di danza era molto preoccupata per i suoi piedi: la Bestia, difatti, stava indossando degli anfibi con la punta in ferro.

    4- L'abito giallo da sera di Belle è stato creato con molteplici strati di organza di seta tinta di giallo (54 metri in totale), che è stata tagliata in una forma circolare e ha richiesto oltre 914 metri di fili. I due strati superiori sono stati decorati con una filigrana di foglie d’oro in un motivo che corrisponde al pavimento Rococò della sala da ballo e poi arricchiti con 2160 cristalli Swarovski. Sono state realizzate molteplici copie dell’abito, che ha richiesto più di 12.000 ore di preparazione. Per permettere a Emma Watson di muoversi liberamente, il vestito non ha né un corsetto né una gabbia per la gonna, dal momento che in questo film Belle è più attiva rispetto al classico d’animazione.

    5- Sono state utilizzate oltre 8.700 candele durante le riprese.

    6- Il prologo è stato riscritto 200 volte prima di arrivare alla versione finale, la quale è stata definita solo pochi mesi prima dell’uscita del film.

    7- Emma Watson si è rifiutata di indossare un corsetto, anzi, ha espressamente desiderato che l’abito fosse comodo per farla muovere liberamente. Ha anche chiesto di indossare degli stivali per poter correre.

    8- Sono stati utilizzati tre diversi cavalli per Philippe, ma solo uno era del colore giusto. Gli altri due venivano colorati ogni giorno prima delle riprese.

    9- È il primo film Disney ad avere un personaggio apertamente gay: si tratta di Le Tont, interpretato da Josh Gad. Per questo motivo, nei cinema russi la visione sarà vietata ai minori di 16 anni per via di una legge che proibisce la diffusione di “propaganda omosessuale rivolta ai bambini”.

    10- Il film di Condon si rifà anche in parte alla fiaba originale (e al celebre adattamento cinematografico francese di Jean Cocteau, il cui uso di un guanto magico ha ispirato il libro che consente al lettore di recarsi in qualsiasi luogo), in particolare per quanto riguarda il motivo per cui Maurice viene imprigionato dalla Bestia: il suo crimine non è essere entrato nel castello senza permesso, come nel 1991, bensì il tentativo di sottrarre una rosa dal giardino da regalare a Belle.

    11- Un'altra allusione letteraria è presente nel nome del villaggio dove vivono i personaggi: Villeneuve, un omaggio alla scrittrice Gabrielle-Suzanne Barbot de Villeneuve, autrice della primissima versione del racconto.

    12- Nel corso della battaglia finale c'è un piccolo battibecco comico tra LeTont e Mrs. Bric, offesa perché lo scagnozzo di Gaston ha ipotizzato che lei fosse la nonna di Chicco anziché la madre. Una breve ma esilarante frecciatina nei confronti di una delle lamentele più diffuse tra i fan dell'originale animato, i quali hanno sottolineato più volte quanto Mrs. Bric in forma umana abbia l'aria troppo anziana per risultare credibile come madre di un bambino di circa dieci anni.

    13- Per dare spessore alle scene inedite che parlano del passato dei personaggi, la storia è arricchita da nuove canzoni scritte dal compositore vincitore di otto premi OscarAlan Menken (La Sirenetta, Aladdin, Pocahontas) e dall’esperto paroliere vincitore di tre premi Oscar Tim Rice (Il Re Leone, Evita).

    14- Gli sceneggiatori hanno fornito a Gaston alcune nuove caratteristiche per renderlo più attuale e credibile, trasformandolo in un eroe di guerra che ha salvato il paesino dagli invasori e che perde le staffe facilmente. «È molto irascibile e perde facilmente il controllo se provocato» ha spiegato il regista Bill Condon. «In questo modo abbiamo trasformato una caratteristica caricaturale in qualcosa di realistico».

    15- Nel film d’animazione il personaggio di Maurice, il padre di Belle, era un eccentrico inventore, ma in questa versione è un artista specializzato nella costruzione di bellissimi carillon, che agli occhi di Belle rappresentano il mondo oltre i confini di Villeneuve mentre per Maurice sono un modo per ricordare un momento perfetto della sua vita, che ha avuto fine troppo presto.

    16- Sebbene il lavoro di ogni dipartimento sia stato parzialmente influenzato dal film d’animazione del 1991, le scenografie, gli oggetti di scena, i costumi, le acconciature e il trucco sono un’accurata riproduzione di quanto esisteva nella Francia del XVIII secolo.

    17- Il film live action scava più in profondita nel passato dei personaggi offrendo al pubblico uno sguardo sulla vita del Principe prima che diventasse la Bestia, spiegando le motivazioni che l’hanno trasformato in un uomo meritevole di essere vittima di un maleficio. Approfondisce inoltre la vita di Belle prima dell’arrivo al castello della Bestia e aiuta a capire i punti in comune tra questi due personaggi mettendo in luce la loro essenza.

    18- Più di 1000 persone hanno lavorato 24 ore su 24 per costruire e decorare i colossali set, regalando al film un’incredibile quantità di opere artigianali

    19- Il paesino immaginario di Villeneuve, in cui vivono Belle e suo padre, è stato costruito nell’area esterna degli Shepperton: si trattava del set più grande del film (2674 m²). Sarah Greenwood e il suo team si sono ispirati al villaggio di Conque, nel sud della Francia. Il set del paesino, il cui nome è ispirato all’autrice della fiaba originale Gabrielle-Suzanne Barbot de Villeneuve, comprendeva la casa di Belle, una scuola, un negozio di vestiti, una taverna, una chiesa e la piazza del villaggio.

    20- Per l’epico numero d’apertura ambientato a Villeneuve, sono state utilizzate più di 150 comparse, centinaia di animali, 28 carretti e innumerevoli oggetti di scena, ognuno dei quali era dotato di un’incredibile quantità di dettagli.

    21- Gli scenografi hanno trascorso diversi mesi a studiare l’architettura e il design d’interni del XVIII secolo per creare il castello del Principe/Bestia. Alla fine hanno utilizzato una combinazione di vari stili architettonici, ispirandosi principalmente al Rococò francese, uno stile utilizzato prevalentemente in Francia nella prima metà del 1700 per diverse strutture famose come per esempio il Palazzo di Versailles.

    22- La sala da ballo del castello è un’altra scenografia colossale. Il pavimento è stato realizzato con 1114 m² di finto marmo e il suo design è ispirato a un motivo presente sul soffitto dell’abbazia benedettina di Braunau, in Germania.

    23- La scenografia della sala da ballo del castello comprende inoltre dieci lampadari di vetro – ognuno dei quali misura quattro metri per due – realizzati sulla base di alcuni lampadari di Versailles e successivamente satinati, ricoperti di tessuto e accesi con delle candele.

    24- Il design della biblioteca del castello è basato su quello di una celebre biblioteca che si trova in Portogallo. Il pavimento è stato realizzato con 185 m² di finto marmo e la scenografia comprende migliaia di libri creati appositamente per il film.

    25- La foresta incantata che circonda il castello della Bestia è stata costruita nello studio H, che con i suoi 891 m² è il teatro di posa più grande degli Shepperton. Ci sono volute circa 15 settimane per completare la foresta, che comprende veri alberi e siepi, un lago ghiacciato, una serie di cancelli ghiacciati alti otto metri e circa 20.000 ghiaccioli

    26- Al fine di far integrare al meglio i personaggi generati al computer all’interno dei set, il reparto scenografia ha costruito una versione realmente esistente e perfettamente dettagliata di ogni oggetto, da una bellissima teiera dipinta a mano a un candeliere rococò in oro massiccio, basandosi anche sui personaggi del lungometraggio d’animazione originale. Sono state realizzate molteplici copie di ciascun oggetto, così come delle versioni di gomma per le scene d’azione: una volta che Condon e il team degli effetti visivi hanno approvato l’aspetto e le dimensioni di ciascun oggetto, essi sono stati posizionati sul set e filmati insieme agli attori che interpretavano i personaggi in carne e ossa durante le riprese principali.

    27- Ideare dei costumi che fossero adatti a un mondo fiabesco era un compito arduo, ma la costume designer Jacqueline Durran ha dato il meglio di sé. Il suo dipartimento, che era composto da ricamatori, cappellai, gioiellieri, pittori e artisti tessili, ha iniziato a lavorare circa tre mesi prima dell’inizio delle riprese principali. L’intento era inoltre di ideare e realizzare costumi ecosostenibili preparati con tessuti provenienti dal commercio equo e solidale (ossia materiali organici acquistati da fornitori che pagano i propri impiegati con un giusto stipendio) e ci sono riusciti. Lavorando insieme a Eco Age e Green Carpet Challenge, il team ha utilizzato tinte naturali e a basso impatto ambientale (facendo ben attenzione a smaltire l’acqua utilizzata per le tinte), usando blocchi di legno per stampare le fantasie sugli abiti.

    28- In un appropriato tributo al tema dell’emancipazione femminile presente nella storia, ogni reparto addetto al design del film era capeggiato da donne, molte delle quali sono collaboratrici abituali del regista Bill Condon, come la production designer candidata a quattro premi Oscar Sarah Greenwood (Hanna, Espiazione), la montatrice Virginia Katz, ACE (Dreamgirls, Burlesque), la costume designer vincitrice dell’Oscar Jacqueline Durran (Macbeth, Anna Karenina), la set decorator candidata a quattro Oscar Katie Spencer (Sherlock Holmes, Orgoglio e Pregiudizio), la make-up e hair designer premiata con l’Oscar Jenny Shircore (Elizabeth, Il Solista) e la direttrice del casting Lucy Bevan (Alice Attraverso lo Specchio, Cenerentola).

    29- Per creare una Bestia fotorealistica all’interno di un mondo reale, mantenendo al tempo stesso l’espressività interpretativa di Dan Stevens, i filmmaker hanno utilizzato una combinazione di performance capture e MOVA facial capture. Per le riprese delle sequenze in cui la Bestia interagisce con i personaggi in carne e ossa, Stevens ha recitato insieme agli altri membri del cast indossando dei trampoli, una tuta prostetica con muscoli finti e una calzamaglia grigia per la performance capture. Per le sequenze in cui la Bestia condivide la scena con gli oggetti animati del castello, Stevens ha indossato invece una calzamaglia frattale grigia con degli indicatori per gli effetti visivi.

    30- Nella versione italiana del film le canzoni, tranne quella del ballo, sono state tutte stravolte nei testi, scelta che ha sollevato una marea di critiche.
     
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