Storia di una storia

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    Yoda-Sensei

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    STORIA DI UNA STORIA



    Una dedica Speciale alla nipotina Jess ed a chiunque altro abbia scelto una prova che mi piace così tanto.

    Quella che state per leggere è davvero una strana vicenda, tutto cominciò nella campagna inglese all'inizio dell'800. Una giovane donna molto bella, con fluenti capelli rossi ed insoliti occhi dorati stava tranquillamente scrivendo canzoni per pianoforte, suo passatempo preferito, sdraiata sotto un albero per ripararsi dal sole. All'improvviso la sua concentrazione fu rotta da un chiassoso ragazzo che urlava correndo nella sua direzione, la donna pensava che avesse qualcosa di strano ma era ancora troppo lontano per vederlo bene. Ora che era così vicino si accorse che era un ragazzo molto carino con corti capelli biondi ed occhi azzurri peccato il suo ridicolo abito: un grosso costume da coniglio bianco. Lo strano ragazzo correva verso di lei urlando:
    "Sono in anticipo sono in anticipo, come faccio!"
    E poi dopo averla vista le fece uno strano sorriso dicendo: "Mia dolce Haruka, facciamo un figlio insieme!"
    "Sei scappato da un manicomio? Lasciami in pace."
    La donna cominciò a scappare inseguita dal tizio strampalato che continuava ad urlare cose oscene, poi all'improvviso si fermò dicendo: "Ora sono in orario bene."
    La donna stava dicendo "non mi chiamo Haruka" quando uno strano agglomerato di energia oscura si formò davanti ai due bloccandoli poi una enorme mano uscì fuori afferrandoli entrambi. La donna si risvegliò sempre in campagna ma non poteva essere l'Inghilterra quello dove si trovava era un posto troppo bizzarro, il cielo era sempre azzurro ma di una tonalità mai vista, intorno a lei c'erano funghi e fiori giganti, strane creature volavano nel cielo e strani suoni erano tutti intorno a lei .
    "Dove sono finita?"
    La donna lo chiedeva a se stessa senza aspettarsi una risposta ma questa arrivò comunque:
    "Nel nostro Paese Meraviglioso, dove altro potresti essere, piccola Haruka?
    La giovane divenne rossa di rabbia ed urlò:
    "Non mi chiamo HARUKA!"
    Poi si voltò in alto verso la direzione da cui proveniva la strana voce che aveva risposto e rimase senza fiato, seduto tranquillamente su un fungo di tre metri stava un bellissimo uomo con un elegante abito blu, occhi blue, capelli blu. L'uomo fumava una lunga sigaretta con cui faceva strani disegni di fumo ed indossava un scintillante monocolo all'occhio sinistro; l'affascinante individuo face un elegante balzo fermandosi a pochi centimetri dal viso della donna che arrossì subito.
    "Facciamo un figlio insieme piccola Haruka."
    L'uomo si avvicinò per baciarla ma lei infuriata gli pestò con forza un piede e scappò via, dopo un tempo che gli parve interminabile finalmente la donna uscì dalla strana foresta di funghi giganti ritrovandosi in una vasta brughiera, camminare in un prato così simile a quelli delle sua amata Inghilterra la tranquillizzò, così vedendo un piccolo palazzo in lontananza decise di raggiungerlo per chiedere aiuto. Raggiunto l'ingresso bussò con il battente e subito venne ad aprirgli uno stranissimo valletto con gli occhi così distanti tra loro da sembrare quelli di una rana.
    "Benvenuta gentile ospite la Duchessa la sta aspettando."
    "Mi sta aspettando?"
    "Certamente la Duchessa sa tutto quello che succede nel Paese, per poter insegnare agli altri bisogna sapere tutto è logico non trova?"
    "C-Certo."
    "Mia cara ci sono molte cose da sapere su questo meraviglioso paese, tanto per cominciare..."
    La Duchessa fu interrotta dall'ingresso di due persone, una brutta bambina che teneva in mano un pupazzo di un maialino e di una giovane cuoca che portava con un vassoio di pasticcini con il tè. La piccola rubacchiò due pasticcini dal vassoio e gli diede da mangiare al pupazzo:
    "Ecco mangia e cresci forte mio piccolino."
    La Duchessa osservava la scena con un dolce sorriso.
    "Non è davvero un tesoro la mia bimba?"
    Alice sorpresa dalla domanda improvvisa riuscì solo a balbettare:
    "C-Certo."
    La duchessa soddisfatta, prese un pasticcino dal vassoio e riprese il suo discorso.
    "Tanto per cominciare..."
    Ma anche stavolta la frase le morì in gola infatti dove aver morso il dolcetto cominciò a tossire risputando tutto nel vassoio e poi urlò:
    "Cuocaaaaaa, hai di nuovo messo il pepe al posto dello zucchero, porta via tutto."
    La cuoca si avvicinò visibilmente imbarazzata e fece per prendere il vassoio ma inciampando sul pupazzo della bambina rovesciò tutte le tazze di tè sul Duchessa, la quale ora visibilmente infuriata e zuppa di tè urlò:
    "Fuori di qui subito!"
    La Duchessa si calmò e riprese nuovamente il suo discorso:
    "Come stavo dicendo, tanto per cominciare la cosa più importante è insegnare ai giovani e per questo prima bisogna conoscere tutto del Paese. La prima cosa che devi sapere e che doveva essere il mio piccolo pasticcino ad essere la prossima Regina di cuori se quella maledetta ruba uomini non si fosse presa il Re."
    Dopo di che la Duchessa cominciò con una interminabile e soporifera disamina su tutte le persone importanti del reame alla quale la ragazza riusciva solo a rispondere con sbadiglianti:
    "C-Certo."
    "Ora mia cara io ti farò da insegnate così mi vendicherò di quella maledetta e poi, mia piccola cara Haruka, faremo un figlio insieme così la faremo.diventare verde d'invidia!"
    "M- Ma due donne non possono fare un figlio insieme!"
    " Hai ancora molte da imparare piccola Haruka, dicevano la stessa cosa quelli che stavano nel manicomio dove vivevo, ma chi vive in un manicomio e matto per questo me ne sono andata, Capisci vero piccola Haruka?"
    "C-Certo Duchessa! Mi scusi sono molto stanca per il lungo viaggio dov'è il bagno?"
    "Oh povera piccola cara. Esci fuori il Valletto ti indicherà la strada."
    La ragazza uscì dalla stanza con calma e trovato il valletto con la faccia da rana gli disse:
    "La Duchessa vuole dei fiori per decorare la casa, forza accompagnami fuori ed aiutami."
    "Mi sembra stano..."
    "Vuoi discutere gli ordini dell Duchessa, devo proprio andare a chiamarla e farla venire fino a qui?
    Sul volto del valletto passò un ombra di paura, si girò e si diresse subito verso la porta d'ingresso.
    "Molto bene valletto io cerco da questa parte e tu va di là vicino quegli alberi!"
    "Si signorina Haruka!"
    Alice attese di essere nascosta alla vista da un albero e scappò di corsa attraversando la brughiera fino ad entrare in un bosco, questa volta molto simile ad uno inglese. Ancora con il fiatone disse ad alta voce:
    "In questo Paese sono tutti pazzi!"
    "Forse hai ragione!"
    A risponderle era una voce seguita da una risata ma dal punto dove proveniva non c'era nessuno.
    "Chi c'è là? Esci fuori!"
    La giovane sbattè un attimo gli occhi e davanti a lei era comparso un bellissimo ragazzo dai capelli rosso fuoco con un costume da Gatto, appoggiato con disinvoltura ad un albero la guardava divertito.
    "Sembri confusa Haruka"
    La ragazza ormai visivamente furiosa rispose in malo modo:
    " Io confusa? Non sono io quella con un ridicolo costume da gatto addosso!"
    "Hai qualcosa contro i gatti, Haruka?"
    "No, scusa non è questo che intendevo, mi sembra di impazzire è tutto così strano qui!"
    Il corpo del ragazzo cominciò a sparire partendo dalle gambe ma lui continuò a parlare tranquillamente.
    "Dolce Haruka, se qualcosa vuoi capire segui la strada nel bosco e dal Re di Cuore ma attenta agli amanti del tè."
    Poi quando era rimasto solo il suo bel sorriso aggiunse:
    "Forse faremo un figlio insieme un giorno, piccola Haruka."
    La ragazza indecisa se essere più arrabbiata per la storia del figlio o quella del nome riprese a camminare seguendo la strada a passo sostenuto decisa a capire che diavolo le stava succedendo.
    La giovane camminava nel bosco da almeno un'ora e cominciava a stancarsi e la strada prima era diventata un sentiero e poi si era sparita inghiottita dell'erba, proprio quando pensava di essersi irrimediabilmente persa in mezzo agli alberi spuntò una casa; dopo tutto quello che le era accaduto era un po' indecisa se bussare alla porta ma quel bosco sembrava non finire mai ed aveva proprio bisogno di indicazioni per uscirne. Bussò tre volte ma nessuno rispose così decise di girare intorno alla casa e nel giardino sul retro trovò un gruppo di persone intente a prendere il tè, un uomo che le dava le spalle con un grosso capello, una grossa lepre mezza umana mezza addormentata accanto a lui e quelli che sembravano i loro figli.
    "Scusatemi, avrei bisogno di aiuto."
    L'uomo col capello sobbalzò per un attimo colto di sorpresa e si girò verso di lei, la donna rimase sorpresa ecco un altro bellissimo uomo questo volta con i capelli biondo cenere, questi sorrise dolcemente e la invitò a sedersi.
    "Prendi questo tè cara immagino sarai assetata ad aver attraversato la foresta tutta sola, e non ti preoccupare di cosa ha detto quel gattaccio lo fa sempre con tutti, gli piace scherzare."
    Alice tra un sorso e l'altro di tè disse ormai quella che era diventata la sua risposta fissa in quel strano mondo, ma stavolta continuò tutto d'un fiato con una sfilza di frasi:
    "C-Certo, signore. Ha proprio un bel capello! Quel suo amico lepre sta bene? Sono i vostri figli? Come arrivo al palazzo del Re? Dove sono finita?"
    "Tranquilla Haurka presto saprai tutto il palazzo del Re è qui vicino è lui a doverti spiegare perchè sei qui. Per le altre domande il mio amico la Lepre Febbraiola tra il letargo e l'influenza sonnecchia sempre. Questo era il cappello di mio padre faceva il cappellaio ed era bravissimo a differenza di me, un giorno mio figlio riprenderà il suo lavoro anche se lui ed il suo amico la Lepre Marzolina sembrano più interessati a fare feste e giocare tutto il tempo. Ora è tempo di andare io ed il mio amico ti accompagneremo al palazzo, e sperò che tu fari un figlio con me, ma non ti spaventare avanti seguici."
    L'uomo con il capello svegliò l'amico e si incamminarono seguiti dalla ragazza sempre più curiosa e preoccupata.
    Usciti dalla foresta si trovarono subito in bellissimo giardino colmo di rose bianche e subito dopo un maestoso labirinto di siepi.
    "Queste rose sono splendide!"
    "E' vero Haruka, erano i fiori preferiti della defunta Regina, era una donna così buona mi chiedeva sempre di fare dei cappelli anche se non sono mai stato bravo."
    Ormai abituatesi a sentirsi chiamare Haruka la fanciulla chiese:
    "Ed il Re che tipo di persona è?"
    "Anche lui è una brav'uomo ma dopo la morte della moglie ha cominciato a viziare troppo la figlia, meglio non far arrabbiare quella bambina."
    Usciti dal labirinto i tre furono accecati un momento dal sole e poi si ritrovarono davanti ad una folla esultante su entrambi i lati del sentiero, davanti a loro seduto su un magnifico trono stava il Re con ai sui piedi una paffuta bambina, il sovrano picchiò a terra il suo scettro e tutti si zittirono.
    "Benvenuta Haruka ti stavamo aspettando, immagino avrai molte domande ora ti spiegherò tutto"
    "Haruka, devi sapere che i nostri antenati vennero trasportati in questo mondo dalla Terra tanto tempo fa, prima che la magia sparisse dal pianeta, magia che qui abbonda come avrai senz'altro notato. La Magia di questo Paese ci impone molte strane regole ma la più importante è che per ogni generazione uno di noi dovrà unirsi con una donna prescelta e tornare sulla Terra con lei, poi loro figlio dovrà scrivere un racconto di successo su questo mondo altrimenti tutto il Paese compresi gli abitanti moriranno."
    La giovane fanciulla lo guardò allibita, rimase a bocca aperta senza riuscire a dire niente, il Re vide il suo comprensibile shock e riprese a parlare.
    "Cara lo so che tutto improvviso, se vorrai potrai scegliere un uomo qualunque anche quelli con strane forme animali, infatti una volta tornati sulla Terra, non essendoci più magia lì torneranno al loro aspetto originale. Prima che tu decisa ogni uomo del Paese metterà in scena un proprio breve spettacolo per farsi conoscere e per cercare di convincerti."
    Così senza aggiungere altro uno dopo l'altro le esibizioni per conquistare la giovane cominciarono.
    Tra gli alti ed i bassi memorabile fu l'esibizione di prestigiatore che eseguì molti numeri bellissimi ma che per sua sfortuna decise incautamente di finire con la sparizione della piccola futura Regina di Cuori che non si sa come fini appesa per un piede su un ramo rimanendo con le mutande in bella mostra davanti a tutti che ridevano divertiti, una volta scesa la bambina rossa di rabbia urlò:
    "Tagliateli la testa!"
    Il povero mago venne trascinato via dalle guardie per non essere mai più rivisto da anime viva, i Re per smorzare la tensione del momento riprese brevemente la parola:
    "A quanto pare abbiamo un concorrente in meno, ora come ultimo numero c'è il gruppo musicale più famoso del Paese composto da quattro splendidi ragazzi, venite avanti."
    I quattro salirono sul palco, erano i quatto bellissimi uomini che la giovane aveva incontrato nel suo cammino fino al palazzo, il primo a prendere la parola fu l'uomo con il cappello:
    "Io sono Shinomiya Natsuki "
    Poi fu il turno del gatto:
    "Io sono Ittoki Otoya"
    Il terzo fu l'uomo con il monocolo ed i capelli blu:
    "Io sono Ichinose Tokiya"
    ed infine fu il turno del coniglio:
    "Io sono Kurusu Syo."
    Poi tutti insieme:
    "Noi siamo gli Starish!"
    Poi cominciarono a cantare , era un tipo di musica che la ragazza nonostante fosse una appassionata non aveva mai sentito, era qualcosa che non esisteva sulla Terra ma per quanto fosse strano era anche molto bello d ascoltare; la giovane anche se sapeva che non avrebbe mai potuto suonarla in pubblica prese nota della melodia e del testo che diceva:
    _ Batte così forte, sembra stia per scoppiare.
    _ 1000% love!
    _ Hey!
    _ Dieci!
    _ Are you ready?
    _ Nove!
    _ Are you ready?
    _ Otto!
    _ Are you ready?
    _ Sette!
    _ Sei!
    _ Cinque!
    _ Are you ready?
    _ Quattro!
    _ Are you ready?
    _ Tre!
    _ Are you ready?
    _ Due!
    _ Uno!
    _ Dai cantiamo!
    _ Cantiamo i nostri sogni!
    _ (Let's shout!)
    _ Cantiamo verso il cielo!
    _ (Let's go!)
    _ Raccontiamo una storia che è già avvenuta!
    _ Una mappa del futuro!
    _ (Yes! Yes!)
    _ Disegnamola insieme!
    _ Questa rivoluzione!
    _ (We are!)
    _ Andiamo!
    _ (Starish!)
    _ Cambiamo la stella dell'amore!
    _ Cheek it out!
    _ Il battito dell'ultimo istante
    _ Oh, baby!
    _ L'amore è impulsivo e dice sempre si.
    _ Chi scegli, Principessa?
    _ Mi fai girare la testa!
    _ 1000% love!
    _ Perché?
    _ Perché sto impazzendo per te!
    _ Il mio cuore
    _ è agitato
    _ Che delirio meraviglioso!
    _ Solo io e te,
    _ Realizzeremo una costellazione mai vista prima.
    _ Meglio di un bacio,
    _ Con questa canzone creeremo un grande mondo di canzoni!
    _ Dai, cantiamo!
    _ cantiamo i nostri sogni!
    _ (Let's shout!)
    _ Cantiamo nel cielo!
    _ (Let's go!)
    _ Troppo è abbastanza!
    _ Pronti?
    _ La vostra vita è unica ed irripetibile!
    _ (Yes! Yes!)
    _ Questo non è scritto nei libri!
    _ (We are)
    _ Cambiando la stella dell'amore!
    _ Cheek it out!
    _ Questa notte, solo io e te,
    _ 1000% love!

    Tutto il pubblico compresa la ragazza applaudi calorosamente poi il Re zittì tutti con gesto.
    "Un vero peccato che non ci sia tempo per un bis. Le esibizioni sono finite cara Haruka è il momento di scegliere, e se volessi rifiutare sappi che noi capiremmo. Quindi ci aiuterai?"
    La ragazza rimase per alcuni attimi, che sembrarono lunghissimi a tutti, in silenzio poi finalmente rispose:
    "C-certo! Vi aiuterò, e la persona che ho scelta è l'unica che non si è esibita o non mi ha chiesto di fare un figlio, a Lepre Febbraiola."
    Tutti rimasero in silenzio sorpresi da questa scelta, ma al contempo erano felici perchè il Paese sarebbe sopravvissuto per un'altra generazione.

    Il Re prese la parola e chiese:
    "Quanto tempo rimane Kurusu?"
    "Tra due minuti il portale si aprirà Sire"
    "Molto bene abbiamo appena il tempo per l'ultima regola che ti riguarda Haruka, ogni prescelta deve decidere il nome della prossima e solo il Re o la Regina possono saperlo per ora, perciò avvicinati cara."
    La ragazza si avvicinò all'orecchio del Re e sussurrò poche parole, poi tornò dalla lepre Febbraiola e lo prese per mano, salutando tutti con quella libera. All'improvviso, come quando era arrivata, il terreno cominciò a tremare ed una grossa mano oscura prese entrambi.
    La ragazza si risvegliò sotto l'albero dove si era fermata a comporre musica e guardando il sole in cielo si accorse che non poteva aver
    dormito più di un'ora, stava già pensando di aver fatto un sogno bizzarro quando si accorse che una mano stringeva la sua.
    "Allora era tutto vero!"
    "Si mia cara, dovrai trovarmi un nome qui non posso certo farmi chiamare Lepre Febbraiola, anzi prima vorrei sapere il tuo di nome Haruka."
    La giovane lo scrutò bene per qualche istante non era affascinante come i membri degli Starish forse ma non era neppure un brutto e poi gli sembrava un'uomo davvero gentile una qualità che lei apprezzava particolarmente.
    "Piacere io mi chiamo Frances Jane Lutwidge e tu potresti chiamarti come un mio vecchio amico partito per l'America quando era piccolo Charles Dodgson.*"
    "Mi piace, ora dove andiamo Frances?"
    "Andiamo a casa mia, dovremo cominciare a preparare tutto per il nostro matrimonio."
    I due si incamminarono ma no nella mano lungo la strada, ad un certo momento Charles disse:
    "Per curiosità avrei un'ultima domanda, che nome hai detto al Re? Qui puoi dirlo non c'è magia."
    Frances sorrise dolcemente e rispose:
    "In realtà gli ho detto il nome del racconto che dovrà scrivere nostro figlio: Alice nel Paese delle Meraviglie."

    * Nota dell'autore: Frances Jane Lutwidge e Charles Dodgson sono i genitore di Lewis Carroll

    Ringraziamneti
    Ringrazio gli Umani per le loro pazze idee da inserire nel racconto. Un ultimo ringraziamento speciale va a una persona che non è più sul forum da tempo ma è rimasta nei cuori dei vecchi utenti per la traduzione in italiano della canzone degli STARISH, grazie Founder Himawari.

    Edited by the arci - 9/9/2018, 19:17
     
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    Molto bella!!!
     
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